Titolo: Official Competition (Competencia Oficial)
Regia: Gastòn Duprat, Mariano Cohn
Lingua: Spagnolo
Durata: 114’
Il titolo del film Official Competition (Competencia Oficial), diretto dai registi argentini Gastòn Duprat e Mariano Cohn, già preannuncia il suo status alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia: in concorso. Una bella satira sulla produzione di un film, il titolo riflette più la competizione che si instaura tra i due protagonisti maschili e che la regista deve domare per riuscire a completare l’opera.
Humberto Suàrez (José Luis Gomez) è un magnate farmaceutico narcisista che vuole assicurarsi che il suo nome venga ricordato nei secoli a venire. Per celebrare il suo ottantesimo compleanno vuole lasciare un segno e decide che lo farà producendo un film con la creme de la creme piuttosto che costruire un ponte con il suo nome e regalarlo allo stato. Per compiere il suo desiderio di immortalità, compra i diritti del libro vincitore del premio Nobel che non ha mai letto “Rivals” e assume l’eccentrica regista Lola Cuévas (Penelope Cruz) per dirigerlo. Le chiede di trovare i migliori attori per il film, e lei chiama il divo di Hollywood Félix Rivero (Antonio Banderas) e l’intellettuale attore di teatro Ivàn Torres (Oscar Martìnez). Il film a questo punto narra la produzione di “Rivals,” mettendo in luce le storie assurde delle nove prove prima delle riprese. Le scene si articolano attraverso gli sketch comici dei tre protagonisti, sottolineando i modi assurdi di Lola per preparare i suoi attori e la rivalità tra il divo e l’attore di teatro.
Official Competition non è realmente un meta film, anche se potrebbe rientrare perfettamente nella definizione. È, a tutti gli effetti, un film sulla produzione di un film. Tuttavia, si regge in piedi sulle gag divertenti di Lola, Félix e Ivàn. Si potrebbe davvero dire che il film è fatto delle performance dei suoi attori e dei suoi dialoghi. I due uomini si comportano come bambini e ricadono perfettamente nello stereotipo delle persone che interpretano. Si stuzzicano tutto il tempo, in competizione costante su quale dei due stili attoriali e di vita sia il migliore. Lola è eccentrica e particolare, le sue tecniche per le prove sono davvero di un altro mondo (come quella scena in cui li fa sedere sotto un enorme masso per aiutarli a imparare come accrescere l’ansia nel proprio personaggio, per poi dirgli che in realtà la roccia era fatta di cartone), ma Penelope Cruz la fa davvero sembrare come la donna più normale del mondo, che è ciò che la rende realmente divertente. Il film è una commedia che non cerca di avere un altro significato. All’inizio pensavo che ci fosse un discorso sulla donna nell’industria cinematografica, ma alla fine del film, nella conferenza stampa per la presentazione alla competizione ufficiale, loro stessi dono che il film non cerca di avere alcun significato più profondo di quello che si può vedere sullo schermo.
Official Competition è una commedia sulla produzione di un film, davvero niente di più. Esagera gli stereotipi dell’industria senza nessuna critica concreta, solo per costruire una satira divertente sull’argomento. L’intero film si basa sulle performance dei suoi attori principali, che lo rendono un film da non perdere se si ha voglia di farsi delle grasse risate.
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